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L’importanza del menu settimanale: la mia esperienza e i consigli degli esperti di Nutripedia

Il passaggio dall’alimentazione a base di latte a quella con alimenti solidi e gusti diversi, è un passaggio fondamentale nella crescita dei bambini, ma anche molto delicato che insinua sempre dubbi nei genitori: ecco perché sono convinta che sia molto importante seguire, in questa fase e anche dopo, un menu settimanale equilibrato e vario.

 

Io utilizzo da anni il menu settimanale per tutta la famiglia e utilizzare un menu settimanale specifico per lo svezzamento dei miei figli è stato un aiuto indispensabile.

Credo che senza un menu settimanale equilibrato, vario e studiato per loro, il divezzamento non sarebbe stato così semplice.

Anche seguire le regole d’oro dello svezzamento che ho letto su nutripedia.it è stato utilissimo!

 

Come vi ho già raccontato ho iniziato tardi a svezzare i miei figli, perché ho preferito aspettare i loro tempi, in accordo con il pediatra, ma quando ho iniziato devo ammettere che non ho avuto problemi.

 

Non ho lasciato nulla al caso, mi sono informata bene e ho chiesto aiuto a un’amica nutrizionista, specializzata in nutrizione infantile, che mi ha consigliato uno schema di menu settimanale per i bambini fino ai 12 mesi e che potete trovare anche sul sito di Nutripedia.

Essermi informata mi ha aiutata a capire quali alimenti inserire nella dieta dei miei figli, quante volte a settimana e soprattutto le quantità .

 

Per me le quantità sono sempre state un problema perché da perfetta “mamma italiana” avevo sempre paura che non fosse mai abbastanza.

Ho capito che i bambini non sono piccoli adulti!

 

La loro dieta deve essere varia, bilanciata e rispettare le giuste dosi.

 

Il pasto di un bambino dai 12 ai 24 mesi deve prevedere, come raccomandato dai pediatri e dagli esperti di Nutripedia, una quota di proteine, una di carboidrati apportati da cereali, grassi (olio extravergine) verdura e frutta.

Mentre in termini di frequenza settimanale posso essere suddivisi in:

2 porzioni di formaggio, 3 di carne, 4 di pesce, 4 di legumi, 1 di uova, e tutti i giorni verdura e frutta.

 

Grazie alla collaborazione con Nutripedia, iniziata poco dopo la nascita di Benedetta, la gestione dello svezzamento con Lei è stata ancora più semplice e  consapevole.

 

Lo è soprattutto adesso che Benedetta ha quasi due anni, quella fase in cui mangia tutto ma è ancora piccola.

Avere a disposizione il Chatbot ogni volta che ho un dubbio, come se fosse un esperto a casa, è impagabile.

 

Vi sembrerà strano che dopo 4 figli io abbia ancora dubbi in tema di svezzamento e alimentazione, ma è così, perché non si smette mai di imparare e ogni figlio è diverso, quindi non si può procedere per schemi preimpostati.

 

Ci sono invece alcune regole, che mi ha insegnato il mio pediatra e ho poi ritrovato anche nelle risposte alle mie domande tramite Chatbot, che sono universali per tutti i bambini, dai 12 ai 24 in particolare.

 

Molto interessante è l’articolo sulla masticazione, che ci ricorda che verso i 10-12 mesi la funzione alimentare progredisce e dall’abilità di morso si passa alla masticazione, prima in maniera riflessa per diventare poi sempre più evoluta fino ad arrivare ad una masticazione più completa.

Capacità di masticazione e deglutizione che non sono tuttavia ancora del tutto efficienti e il rischio di soffocamento da cibo è alto, quindi è molto importante che venga posta attenzione al taglio, forma, consistenza e dimensioni degli alimenti proposti.

 

I dubbi che assalgono un genitore sono davvero tantissimi, sempre, anche per le questioni semplici, e soprattutto arrivano quando meno ce l’aspettiamo: ecco perché vi consiglio di scaricarvi il Chatbot di Nutripedia e di consultare sempre il sito. Questo è il luogo giusto dove trovare risposte affidabili ai vostri dubbi in tema di alimentazione infantile.

 

Adriana Fusè
http://www.ricominciodaquattro.com