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Covid -19 e allattamento

Gli esperti di Nutripedia vicini alle mamme

 

Nella vita di una famiglia la nascita rappresenta un momento di rara bellezza ed emozione: sentimenti contrastanti fanno capolino nel cuore delle mamme, saprò capirlo? Saprò decifrare i suoi bisogni? Sarò la mamma di cui il mio bambino ha bisogno?

E se è vero che delle prime preoccupazioni materne una è sicuramente rappresentata dall’allattamento, in un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo, in cui la pandemia causata dal Covid-19 ha letteralmente stravolto le nostre vite, ora come ora è naturale che i dubbi si moltiplichino, soprattutto quelli relativi alla salute e alla sicurezza dei piccoli.

Se diventare mamma è una sfida, diventare mamma proprio ora è una sfida doppia, fatta di domande a cui è necessario dare risposte concrete e puntuali. Ad esempio, posso allattare se sono risultata positiva al Covid-19?

Nutripedia – InformaTi per crescere,  campagna è promossa dal board di esperti RIMMI e supportata dalla Fondazione Istituto Danone, insieme al suo team di esperti fanno chiarezza su tanti aspetti di questo tema, per poter vivere, nonostante tutto, questo momento il più serenamente possibile, con tutta la consapevolezza di cui abbiamo bisogno.

 

COVID -19 e allattamento: si può allattare in sicurezza?

 

Il primo incontro con il bambino rimarrà impresso per sempre nei ricordi e i primi mesi di vita costituiscono un momento cruciale per instaurare con il neonato un legame sereno e profondo. Vivere la nascita con l’intensità che merita ora però può non essere semplice. E mai come adesso, nella quantità di informazioni presenti, in tanti casi non verificate, se non addirittura “fake”, è importante affidarsi alla voce degli esperti, che sapranno fornire le risposte ai nostri dubbi https://www.nutripedia.it/covid-19-e-gravidanza/.

Molto si è scritto e si è detto sulla trasmissione del SARS – COV2 chiamato comunemente “coronavirus”, e uno dei principali timori comuni è rappresentato proprio dalla modalità di contagio. Il timore maggiormente diffuso in questo periodo è stato ed è tuttora quello di compiere delle imprudenze, mettendo a rischio la propria salute e quella delle persone attorno a noi.

Noi di Periodo Fertile, in costante ascolto delle mamme, abbiamo potuto quotidianamente renderci conto di come mettere al mondo un bambino in questo periodo storico, con tutte le implicazioni che ne consegue, possa essere fonte di grandi dubbi, stress e domande, a cui ci fa davvero piacere che gli esperti possano dare risposte esaustive e puntuali.

Secondo gli esperti, il principale rischio di contagio è nei contatti stretti, quando una delle due persone infette starnutisce o tossisce, emettendo goccioline dalle prime vie respiratorie.

Le evidenze in letteratura in questo momento non sono molte, ma riportano pochi casi nei bambini, principalmente con sintomi lievi: sono stati segnalati anche casi di neonati contagiati, fortunatamente nessuno in forme cliniche preoccupanti.

Inoltre, in base alle conoscenze scientifiche attualmente a diposizione non è stata dimostrata una diffusione attraverso la placenta o il latte materno: per questo motivo si presuppone che i neonati si infettino per via respiratoria, esattamente come gli adulti.

 

L’IMPORTANZA DEL LATTE MATERNO PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA IMMUNITARIO DEL BAMBINO

 

Secondo gli standard stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il latte materno esclusivo costituisce la modalità di alimentazione “normale” nei primi 6 mesi di vita. Successivamente deve essere integrato con alimenti complementari e può essere proseguito fino ai 2 anni e oltre, se mamma e bambino lo desiderano.

Il latte materno è un alimento prezioso, che oltre a soddisfare le richieste nutrizionali, contiene diversi componenti che garantiscono la prima forma di difesa dalle infezioni e contribuiscono allo sviluppo del sistema immunitario del bambino. Ogni qualvolta possibile, l’opzione da privilegiare è quella della gestione congiunta di madre e neonato lasciando che stiano il più possibile insieme, ai fini di privilegiare la relazione tra i due e l’avvio dell’allattamento, ma in certi casi purtroppo non è possibile: vediamo nel dettaglio di quali casi si tratta e quali procedure vengono messe in atto per garantire la sicurezza di mamma e bambino fin dai primi giorni di vita.

 

ALLATTAMENTO E COVID-19:  LE PROCEDURE IN OSPEDALE

 

La situazione che stiamo vivendo rende necessarie nuove cautele, per tutelare nel miglior modo possibile la salute di mamma e bambino. Per questo motivo abbiamo chiesto agli esperti quali sono le procedure messe in atto alla nascita per gestire i casi delle mamme e dei bambini che risultino positivi.

 

1) Se la mamma presenta un’infezione respiratoria francamente sintomatica (con febbre, tosse e secrezioni respiratorie), madre e neonato vengono transitoriamente separati, in attesa della risposta del test di laboratorio (RNA-PCR) per coronavirus;

  1. a) se il test risulta positivo, madre e neonato continuano ad essere gestiti separatamente. In caso di separazione del neonato dalla madre, si discute con la mamma sull’utilizzo del latte materno fresco spremuto, tenendo conto che è improbabile il contagio con il latte materno ma allo stato attuale non può essere completamente escluso. La compatibilità̀ della somministrazione di latte materno con farmaci eventualmente somministrati alla donna con COVID-19 va valutata caso per caso.

 

  1. b) se il test invece risulta negativo, è applicabile il rooming-in per madre-neonato, osservando le normali prevenzioni delle malattie respiratorie a contagio aereo: lavarsi spesso le mani, utilizzare la mascherina soprattutto nel contatto intimo, utilizzo dei guanti, pulire e disinfettare adeguatamente e frequentemente le superfici. Verrà effettuato monitoraggio clinico della mamma a casa con rivalutazione di effettuare nuovamente il test per la possibilità che sia risultato falsamente negativo.

 

ALIMENTAZIONE E COVID-19: SPESSO I BAMBINI A CASA CHIEDONO IL CIBO PER NOIA

 

Mamme e papà lo sanno meglio di chiunque altro: in questi mesi difficili, in cui la nostra vita si è rivoluzionata in ogni sua abitudine, è sempre più difficile rispettare a fare rispettare ai piccoli le regole che si erano spesso faticosamente impostate.

Eppure, anche in questa situazione in cui complici la noia e il tanto tempo in casa possono invogliare i bambini a mangiare più del solito, il compito di mamma e papà sarà quello di limitare gli eccessivi sgarri alla regola.

Spesso i genitori riferiscono che i loro figli in questo periodo “hanno sempre fame”: trascorrere molto tempo in un ambiente chiuso, complice un po’ di noia, riferiscono gli esperti di Nutripedia, può contribuire all’ “emotional eating’’ o ‘’fame emotiva’’, per cui si tende a mangiare di più per evitare o contrastare delle emozioni negative: è bene dunque coinvolgerli il più possibile attività che li tengano impegnati e avere sempre a disposizione cibi sani da sgranocchiare come finocchi, cetrioli o carote.

 

ALIMENTAZIONE E COVID-19: POSSO AIUTARE IL MIO BAMBINO A DIFENDERSI DALL’INFEZIONE?

 

Anche in questo periodo è fondamentale proporre ai bambini un’alimentazione sana e varia, rispettando i principi della classica dieta mediterranea: può essere utile preferire alimenti ricchi di nutrienti in grado di stimolare il loro sistema immunitario quali le vitamine A, B6, B12, C, E e D, il ferro, lo zinco e il selenio. Non perché questo possa prevenire l’infezione ma perché in caso di un contagio le difese immunitarie siano pronte.

Per questo è importante, soprattutto in offrire 3 porzioni di frutta e 2 porzioni di verdura ogni giorno. La frutta e la verdura vanno lavate con cura lasciandole in ammollo con bicarbonato o disinfettante per alimenti e risciacquando abbondantemente. Ricordate inoltre di preferire sempre una spremuta fatta in casa rispetto ai succhi di frutta preconfezionati. Altri alimenti ricchi di nutrienti utili alle difese sono i cereali, il pesce azzurro, le uova e i latticini, la frutta secca, l’olio extravergine di oliva come condimento.

In molti si stanno scoprendo chef insieme ai loro bambini. Questo è un ottimo modo per coinvolgere i più piccoli e per dare insieme valore al tempo trascorso insieme, con la raccomandazione di prediligere ingredienti salutari e di fare attenzione alle porzioni: è sempre valida l’indicazione di limitare cibi ad alto contenuto di grassi e zuccheri semplici e le bevande zuccherate. È bene dunque mantenere una dieta salutare, preferendo gli alimenti che stimolino le difese ed evitare gli eccessi.

 

Fonti: https://www.nutripedia.it/covid-19-e-allattamento-facciamo-chiarezza/
https://www.nutripedia.it/alimentazione-e-covid-19-posso-aiutare-il-mio-bambino-a-difendersi-dall-infezione/